Quello che è iniziato come un modo per i primi contadini americani di guadagnarsi da vivere, è diventato, nel tempo, uno dei drink più apprezzati al mondo. E a ragione.
Il Bourbon whiskey del Kentucky è sopravvissuto al proibizionismo e alla guerra, affinando continuamente il suo carattere e godendo di una meritata rinascita grazie alla tendenza dei grandi classici come l’Old Fashioned e il Whiskey Sour.
Approfondiamo la conoscenza di questo straordinario whisky americano e scopriamo le origini, gli ingredienti e tutti i dettagli e le curiosità che rendono il Bourbon un prodotto unico nel suo genere.
Cos'è il Bourbon?
Il nome Bourbon deriva dal territorio di nascita del whiskey, ossia l’area conosciuta come Old Bourbon, in Kentucky.
Molto semplicemente, il Bourbon è una miscela di cereali macinati (mais, orzo, segale, grano) mescolati con acqua, riscaldati, fermentati con l'aiuto di lieviti naturali, distillati e, infine, affinati in botti di rovere bianco americano.
Le botti sono molto importanti per il sapore finale. Devono essere nuove e bruciate all’interno secondo una gradazione di intensità che va da 1 a 4, così da aprire il legno e sprigionare le note di legno e vaniglia tipiche del Bourbon.
Invecchiamento
Per prendere il nome di Bourbon, lo spirito deve essere invecchiato in botte per un minimo di due anni. Molti brand premium sul mercato hanno un'età compresa tra i 5 ei 12 anni, con alcuni che arrivano fino ai 27 anni.
Zona di produzione
Questo spirito può essere prodotto ovunque negli Stati Uniti, ma solo il whisky distillato nello Stato del Kentucky prende la denominazione di Kentucky Straight Whiskey, dove “straight” indica una fermentazione di almeno due anni.
Ingredienti
Il mash bill - ossia la miscela iniziale di cereali selezionati per produrre un distillato - deve essere formata dal 51%-79% di mais, con aggiunta di cereali come il grano o la segale e, infine, del malto d’orzo.
Curiosamente, a differenza del mais, non esistono regole precise che stabiliscono le quantità degli altri cereali, ma sono proprio queste piccole variazioni che donano un carattere unico a ogni brand.
Gradazione
Il whiskey deve essere distillato con una gradazione alcolica massima di 80° e non può contenere nessun tipo di additivo, aroma, colorante o altro alcolico che interferisca con il sapore originale. Solo l’acqua può essere utilizzata per abbassare il grado dell’alcol.
Differenza tra Bourbon, whiskey, whisky e Scotch
Ora che abbiamo visto cosa rende unica la classica acquavite del Kentucky, scopriamo le differenze fondamentali tra whiskey americano, Bourbon, whisky e Scotch.
Whiskey vs Whisky
Secondo Whisky Advocate, la scelta dell’uso de termini whiskey e whisky deriva principalmente da differenze geografiche. Negli Stati Uniti e in Irlanda, questo tipo di distillati da cereali è indicato come whiskey, mentre in Scozia, Canada e Giappone lo chiamano whisky.
Bourbon vs Whiskey americano
Tutti i Bourbon sono whiskey, ma non tutti i whiskey sono Bourbon.
Il whisky americano viene prodotto da Washington alla Virginia, anche se le principali distillerie si trovano in Tennessee e Kentucky.
Comprende diverse qualità, le cui principali sono il Bourbon, il Tennessee e il Rye. Ciascuna è caratterizzata dal proprio insieme di regole, ma tutti i whisky americani hanno in comune quanto segue:
- Devono essere distillati a una gradazione alcolica non superiore all'80%.
- Devono essere maturati in botti di rovere nuove e carbonizzate (a eccezione del whiskey di mais, che può essere conservato in botti usate o non carbonizzate).
- Il grado alcolico del whiskey deve essere del 62,5% o inferiore quando entra nella botte.
Scotch
Prodotto in Scozia, lo Scotch whisky viene distillato da orzo maltato e altri cereali. La differenza più evidente con il whiskey è che Scotch whisky è scritto senza la "by". In realtà il Regno Unito ha normative legali molto precise e severe per la produzione di questo spirito:
- Deve essere prodotto in Scozia.
- È distillato da un mix di malto d'orzo e altri cereali.
- Deve essere fermentato aggiungendo solo del lievito.
- Deve avere una gradazione alcolica compresa tra il 40% e il 94,8%.
- Deve essere maturato in botti di rovere per almeno tre anni.
- Gli unici additivi consentiti sono l'acqua e il caramello.
Come si beve il Bourbon whiskey?
Essendo un distillato molto versatile, può essere sorseggiato liscio, miscelato o sotto forma di long drink. Esistono alcuni bourbon cocktail particolarmente iconici, che oggi sono tornati sotto i riflettori come dei veri classici del bere. Tra questi spiccano:
- Manhattan,
- Old Fashioned,
- Whiskey Sour.
Qual è il miglior Bourbon in circolazione?
Molti intenditori sostengono che non esiste un Bourbon migliore di un altro. Dipende tutto dai propri gusti personali, se preferiamo un sapore più caramellato, legnoso o con chiare note di vaniglia.
Quindi, se ti capita di preferire un Bourbon “entry-level” a uno che costa il doppio del prezzo, non c’è niente di cui preoccuparsi!
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Riferimenti
- https://blog.thewhiskyexchange.com/2016/07/what-is-bourbon-a-guide-from-the-whisky-exchange/
- https://www.diffordsguide.com/beer-wine-spirits/category/553/straight-bourbon-whiskey
- https://www.bourboncountry.com/