Vodka: come si fa e come servirla?

uomo mostra come si fa la vodka e come si serve nel bicchiere tradizionale

La vodka è la regina degli spiriti. La sua popolarità è innegabile e ormai è diventata uno dei distillati più versatili al mondo. Si può trovare in ogni bar del pianeta ed è disponibile in aromatizzazioni, ma la caratteristica che rende questa bevanda spiritosa unica rispetto a tutti gli altri distillati alcolici è la continua ricerca della massima purezza di gusto.

Conosciuta anche con il nome di wodka, la vodka è un distillato di patate o di cereali di origine incerta, la cui paternità si divide tra la Russia e la Polonia, che oggigiorno si attestano tra i più grandi produttori di questo spirito. 

Quel che sappiamo è che viene impiegata da sempre per tonificare lo spirito e scacciare il freddo intenso delle terre gelide dell’Est Europa e che il suo nome può essere tradotto in molte lingue slave come il diminutivo di “acqua”.

In questo articolo ci concentreremo su come si fa la vodka e quali sono le caratteristiche e gli ingredienti che rendono l’acquavite russa così particolare e amata.

Come si fa la vodka

barman in un locale scuro serve al bancone un bicchiere di vodka.

Per capire come si fa la vodka bisogna sapere prima che cosa è. Fondamentalmente, si tratta di uno spirito neutro non invecchiato, senza un profumo, sapore o colore distintivo, ottenuto dalla lavorazione di diverse materie prime ricche di amido e zuccheri, che verranno trasformati poi in alcool. 

Tra gli ingredienti della vodka più comuni troviamo i cereali come orzo, grano, segale ma si può ricavare anche alcool dalle patate.

Tradizionalmente, la vodka è un distillato di cereali - la segale è il più comune - che viene macerato, combinato con acqua e riscaldato. Per iniziare il processo di fermentazione si aggiungono lieviti selezionati alla polpa, cosicché raggiunga il grado alcolico desiderato (8°). 

Il lievito si nutre di zuccheri e amidi e li converte in alcol e anidride carbonica. A questo punto può iniziare il lungo processo di distillazione con alambicco a colonna, donando al distillato il suo caratteristico gusto neutro e puro. 

Per fare ciò, molto spesso la vodka viene distillata più e più volte perdendo anche il 90% del volume originario e subisce altri processi naturali di purificazione come la filtrazione con i carboni attivi

Terminate le distillazioni, si può procedere ad abbassare il grado alcolico aggiungendo acqua all’acquavite, così da raggiungere il grado alcolico della vodka finita (circa 40°).

Mentre le distillerie tradizionali di un tempo riuscivano a produrre solo pochi litri di vodka al giorno, le distillerie industriali moderne producono diverse centinaia di litri in un solo turno. 

Oltre alla vodka pura standard, esiste anche la vodka aromatizzata, che può assumere ogni gusto immaginabile e che è diventata molto popolare sul mercato, soprattutto tra i più giovani. 

Tra gli aromi più celebri spiccano la vodka al miele (tipico della Polonia), alla ciliegia, alle spezie e all’erba del bisonte. Queste sono fatte infondendo la base di vodka pura con frutta, spezie o estratti, senza alcuna maturazione. 

La qualità è tutto nella produzione di vodka, la cui reputazione si estende ben oltre i confini della Polonia e della Russia. La maggior parte dell’acquavite prodotta oggi può essere imbottigliata e spedita subito sul mercato.

Tuttavia, esistono alcuni (pochi) tipi di vodka che vengono fatti maturare in botti di quercia conservate sotto terra, così da donare al liquore note legnose che strizzano l’occhio ai whisky.

Questo processo impregna lo spirito di un carattere distintivo, ma prima di essere venduta, questo tipo di vodka deve soddisfare tutta una serie di criteri e subire test continui e rigorosi.

Una volta ritenuta eccellente, questa acquavite esclusiva viene imbottigliata e sigillata a mano.

La vodka contiene glutine?

La vodka pura non contiene glutine né zucchero, ma attenzione perché il discorso può non valere per la vodka aromatizzata. Se si è intolleranti al glutine resta valida la regola di leggere sempre le etichette.

Quanti gradi ha la vodka?

Il sapore neutro e il colore trasparente la rendono una base estremamente versatile per preparare i più famosi cocktail alla vodka, ma non lasciatevi trarre in inganno.

Nonostante l’aspetto pulito e leggero, i gradi alcolici parlano chiaro. La vodka, infatti, ha un gradazione alcolica di 40°.

Perché la vodka non ghiaccia?

Se avete mai provato a mettere la vodka in freezer, vi domanderete perché non ghiaccia come ogni altro liquido. 

La risposta è da ricercarsi nel suo contenuto di etanolo, che fa sì che non si trasformi in un blocco di ghiaccio alle temperature dei freezer domestici. 

Tuttavia, ricordatevi che se acquistate una bottiglia di vodka premium, è consigliabile tenerla tra gli 0-4° per godere al meglio della sua naturale morbidezza.

Come si serve la vodka?

Cosmopolitan monoporzione contenente vodka italiana versato in un bicchiere

Abbiamo visto come è fatta la vodka e cosa contiene. Arriviamo ora alla parte migliore: l’assaggio! 

Degustazione di vodka pura tradizionale

Per assaporare al meglio questo distillato di cereali in tutta la sua purezza, bisognerebbe servirlo rispettando le tradizioni dei suoi Paesi d’origine.

La vodka va bevuta liscia e a una temperatura molto fredda ma non ghiacciata, idealmente in un unico shot oppure sorseggiandola a poco a poco dal classico bicchiere da vodka russo. Si tratta di un piccolo calice dalle pareti svasate che, al momento dell’utilizzo, dovrebbe essere già freddo.

Per quanto riguarda l’accompagnamento, i Russi non disdegnano consumarla con cibi cotti nel burro oppure con zakuski, spuntini salati come sottaceti, verdure in salamoia, pesce salato, carne affumicata. 

Da provare l’abbinamento con il caviale proposto dalla nuova Box Happy Caviar Spirito Cocktails, che unisce la vodka italiana più pura del Cosmopolitan al miglior caviale di storione bianco Calvisius Caviar.

Cocktail alla vodka

Tra i cocktail con vodka più famosi, citiamo alcuni cocktail a base di vodka:

  • Screwdriver, vodka e succo d’arancia.

  • Vodka Sour, con succo di limone e zucchero.

  • Dirty Martini, un mix con salamoia di olive e Vermut dry.

  • Cosmopolitan, femminile e profumato grazie al succo di cranberries.

  • Sex on the Beach, con liquore alla pesca, succo d’arancia e di mirtillo rosso.

  • Moscow Mule, la cui storia particolare ha segnato il successo della vodka negli Stati Uniti.

  • Black Russian, con liquore al caffè.

  • Espresso Martini, un Black Russian con un caffè espresso e zucchero.

  • Long Island Iced Tea, che unisce l’acquavite a cola, gin, tequila, rum bianco, Triple Sec.

  • Bloody Mary, un classico del brunch con la piacevole acidità del succo di pomodoro condito.

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