Spritz che passione! Fresco, colorato e protagonista indiscusso dell’aperitivo

Spritz che passione! Fresco, colorato e protagonista indiscusso dell’aperitivo

Lo Spritz è uno dei cocktail italiani protagonisti dell’aperitivo, una vera e propria icona nel mondo 

Sarà per il suo colore acceso che mette allegria, o forse per il fatto che si tratta di un prodotto poco alcolico “facile” da bere (ha solo 90 calorie), ma se si guardano i tavolini all’aperto all’ora dell’aperitivo, il cocktail rosso-arancio è quello che va per la maggiore. 

  

Come nasce lo Spritz 

Contrariamente a quanto si creda, lo Spritz non è un’invenzione recente, ma è una bevanda che racchiude una storia di oltre duecento anni. La sua nascita avvenne durante la dominazione austriaca nel Lombardo-Veneto, nel XIX secolo. Durante questo periodo i soldati austriaci bevevano i vini veneti, ma trovandoli troppo forti, si abituarono ad allungarli con della soda per renderli più leggeri. 

Non a caso il nome del drink deriva proprio dal verbo tedesco spritzen, che significa spruzzare. 

Ancora oggi in alcuni bar tradizionali veneti e friulani, i clienti più anziani continuano a ordinare uno Spritz vecchia maniera, una sorta di Prosecco allungato con soda o seltz. 

Lo Spritz come inteso oggi, nasce successivamente, nei primi del Novecento, quando alla ricetta venne aggiunto l’Aperol o il Select. Il successo del primo fu immediato e la diffusione rapida, mentre il secondo fu inizialmente circoscritto a una classe elitaria borghese che frequentava la laguna veneta. 

Nel 2011 il cocktail è entrato a far parte dell’elenco IBA (International Bartenders Association), l’organizzazione più autorevole del settore che rappresenta i barman di tutto il mondo. Nello stesso anno è stato riconosciuto un altro cocktail tipicamente servito in tazza di rame che da lì a poco sarebbe diventato una vera e propria tendenza, il Moscow Mule. 

 

La ricetta originale

La versione dello Spritz codificata dall’IBA è la 3:2:1, vale a dire tre parti di Prosecco, 2 parti di Aperol e 1 parte di acqua gassata o soda.  
 
60 ml Aperol 
90 ml Prosecco 
soda o seltz 

Calorie: 90 cal 

Una base così semplice rende lo Spritz un cocktail molto versatile, con il barman che può dare libero sfogo alla propria creatività. 

Anche l’occhio vuole la sua parte: per la preparazione dello Spritz occorre un bicchiere old fashioned, riempito di ghiaccio. La guarnizione è fatta con una fettina di arancia.  

  

Varianti dello Spritz più diffuse

La versione “ufficiale” dello Spritz codificata dall’IBA è quella dell’Aperol Spritz, dal sentore più amabile e dal retrogusto di arancio. Le tre varianti più diffuse sono quella con Campari, Cynar e Select. 

  • Spritz Campari / Bitter Spritz, un drink più amaricante 

Sostituendo il Campari all’Aperol si ottiene una bevanda dal retrogusto più amarognolo. Procedimento, proporzioni e guarnizione sono le medesime.

Calorie: 90 cal
  • Spritz Cynar, per chi è abituato a sapori più complessi 

Uno Spritz bianco che prevede l’uso del vino bianco al posto del Prosecco. Le note aromatiche del bitter al carciofo lo rendono una piacevole alternativa, dove il dolce-amaro dell’ortaggio incontra la freschezza del vino bianco.

Calorie: 125 cal
  • Spritz Veneziano, il giusto equilibrio tra dolce e amaro 

Da molti considerato come “il vero Spritz Veneziano”, prevede l’aggiunta del Select al posto dell’Aperol, un liquore agrumato dal colore rosso acceso e dal gusto dolce, che viene esaltato dalla guarnizione con fette di arancio o di limone. 

Calorie: 90 cal

Una delle caratteristiche intrinseche dello Spritz è la sua capacità di presentare sentori sempre nuovi sostituendovi il liquore di partenza. Per esempio, variando la parte liquorosa con lo sciroppo di sambuco e utilizzando delle foglie di menta come guarnizione otteniamo l’Hugo: ideale per il periodo estivo.

Calorie: 150 cal

L’arrivo sul mercato del più famoso liquore al Sambuco St. Germain ha creato a sua volta una variante dell’Hugo stesso, che lo trasforma in St. Germain Hugo; in questo caso la ricetta è 2 parti di Prosecco, 1 parte di liquore al sambuco e 2 parti di soda, con foglie di menta e una fetta di lime come guarnizione.  

Calorie: 115 cal 

A Brescia lo Spritz assume una curiosa e originale rivisitazione, il famoso “Pirlo”. Si tratta di uno Spritz con vino bianco dal sapore molto delicato e fresco. Il vino utilizzato deve essere rigorosamente fermo. La “bollicina” e l’effervescenza del cocktail è data invece dall’aggiunta dell’acqua minerale gassata. 

 

Il Passion Spritz, l’idea giusta per un aperitivo esotico pronto da bere 

 

Tra le combinazioni per trasformare questo ormai classico cocktail internazionale, una in particolare mette in risalto sapori e flavour provenienti da appassionanti mondi esotici e lontani.  

È il Passion Spritz, che nella variante di Spirito Cocktails viene ottenuto unendo un’infusione in alcol di arancia ed erbe aromatiche, tra cui il rabarbaro, la china, la genziana, il miglior rum chiaro dei Caraibi invecchiato 5 anni e un succo di maracuja fresco.  

Il risultato è un aperitivo pronto da bere dal gusto iniziale dolce e avvolgente e un finale amaro come nella tradizione dei migliori aperitivi italiani, perfetto per gli happy hour estivi. 


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